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Bonus psicologo attivato!

Bonus psicologo attivato!

Ci sono nuovi aggiornamenti per quanto riguarda il #bonuspsicologo!

L’Inps ha recentemente pubblicato le istruzioni per usufruire del contributo che, ricordo, viene erogato nella misura massima di 600 euro a persona, in base all’indicatore della situazione economica equivalente (ovvero l’ ISEE).

Nel portale Inps troviamo queste indicazioni:

“La domanda per accedere al beneficio dovrà essere presentata all’INPS esclusivamente in via telematica accedendo al servizio “Contributo sessioni psicoterapia” attraverso una delle seguenti modalità:

  • portale web, accedendo con le proprie credenziali utilizzando l’apposito servizio on line raggiungibile sul sito dell’Istituto www.inps.it direttamente dal cittadino;
  • Contact Center Integrato, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento).

L’Istituto, con un successivo messaggio, comunicherà la data di apertura della procedura per la presentazione della domanda.”

Al termine del periodo di presentazione delle domande (60 giorni a partire dalla data indicata dall’INPS e dal Ministero della salute tramite i propri siti internet), INPS crea le graduatorie e consegna un CODICE UNIVOCO ai beneficiari per attestare l’accoglimento della domanda specificando anche l’importo totale del beneficio erogato.
Il bonus dovrà essere utilizzato entro 180 giorni (circa 6 mesi) dalla data di accoglimento della domanda. Le graduatorie sono a scorrimento fino ad esaurimento fondi

Bonus Psicologo

Bonus Psicologo

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il tanto atteso decreto attuativo per il Bonus Psicologo!! A breve sarà possibile usufruire del beneficio!

I dettagli del decreto:

Beneficiari. Possono usufruire del beneficio le persone in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, anche a causa dell’emergenza pandemica e della conseguente crisi socio-economica, che siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico.

Contributo e requisiti reddituali. Il beneficio è riconosciuto, una sola volta, a favore del cittadino con un reddito ISEE non superiore a 50.000 euro.

Come sono i parametri per avere il beneficio?

  • ISEE inferiore a 15.000,00 il beneficio, fino a 50,00 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 600,00 euro per ogni beneficiario;
  • ISEE compreso tra 15.000,00 e 30.000,00 euro il beneficio, fino a 50,00 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 400,00 euro per ogni beneficiario;
  • ISEE superiore a 30.000,00 e non superiore a 50.000,00 euro il beneficio, fino a 50,00 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo di 200,00 euro per ogni beneficiario.

 Modalità di richiesta e attribuzione del contributo.

I cittadini richiedono il beneficio in modalità telematica all’INPS. Il richiedente accede alla piattaforma INPS. L’identità del richiedente è accertata attraverso la Carta di Identità Elettronica (CIE), attraverso il sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale (SPID), oppure Carta Nazionale dei Servizi (CNS). È possibile richiedere il beneficio anche attraverso il contact center di INPS, secondo le modalità definite da INPS.

Sedute

Il professionista, erogata la prestazione, emetterà fattura intestata alla persona beneficiaria della prestazione. L’INPS provvederà al pagamento delle prestazioni entro il mese successivo a quello di emissione della fattura tramite accredito diretto sul conto corrente fornito dal/dalla professionista. Il pagamento avviene per seduta singola sino all’ammontare del ‘bonus’ assegnato al singolo cittadino. Le risorse assegnate ai cittadini eventualmente non utilizzate, trascorsi 180 giorni, sono annullate e gli importi resi disponibili per altri cittadini.

Appena disponibili, verranno pubblicate nuove informazioni per procedere all’utilizzo del contributo.
Spero di poter dare a breve nuovi aggiornamenti!
A presto! 🌼
#SupportoPsicologico online per emergenza Covid-19

#SupportoPsicologico online per emergenza Covid-19

AGGIORNAMENTO 2.5.20 : E’ stato attivato un Numero verde di supporto psicologico 800.833.833 dal Ministero della Salute.
Il progetto “Sostegno Virale” promosso dalla Sitcc e dal Cantiere Costruttivista è all’interno della fase 2 citata nella pagina (qui il link diretto)

Durante questo periodo prolungato di quarantena e di emergenza sanitaria si presentano molti problemi e bisogni di tipo psicologico nelle persone, private delle proprie abitudini, dei propri spazi e dei propri contatti sociali.

Come discusso nell’ultimo post, Minds Up ha aderito al progetto di Sostegno Virale del Cantiere Costruttivista e della Sitcc.

Collaborare durante questa situazione di emergenza è fondamentale, ci sono stati parecchie mobilitazioni di solidarietà da parte di molte categorie professionali. Come psicologa e come professionista sanitaria la mia attenzione va ovviamente a tutti i disagi che possono verificarsi durante questi mesi.
A volte capita già nei periodi di normalità che alcune emozioni o pensieri possano essere vissuti con disagio. In una condizione come questa, caratterizzata da incertezza, percezione di pericolo e rischio, preoccupazione per sé o per i propri cari, frustrazione per una convivenza forzata e rabbia per la privazione delle nostre quotidianità, queste emozioni e pensieri possono essere addirittura amplificati. Creare malessere. Il che porta a una escalation di negatività per cui avere un aiuto esterno può essere una possibile soluzione.

Il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi si è attivato prontamente sin dal primo momento per supportare chiunque avesse necessità di un sostegno per fronteggiare questa situazione critica, rendendosi veicolo tra i professionisti, le istituzioni e i cittadini. Anche Minds Up è presente, offrendo un colloquio gratuito di supporto a distanza (telefono o skype).

Il CNOP ha subito promosso l’iniziativa #psicologionline: ogni persona potrà trovare un motore di ricerca che consentirà loro di visualizzare e contattare tutti gli Psicologi e gli Psicoterapeuti che si sono resi disponibili per degli interventi a distanza. Il primo colloquio sarà gratuito e i successivi interventi, se necessari, potranno essere invece più strutturati.

Sempre il CNOP ha attivato, inoltre, una campagna informativa, #psicologicontrolapaura, con materiali (reperibili sul sito nazionale o cliccando sul banner sottostante) utili per favorire atteggiamento più positivo possibile a livello psicologico, le proprie risorse personali e favorire, inoltre la gestione dello stress dato da questa situazione.

Ricercando la dottoressa Bernardino tramite i canali sopra elencati sarà possibile ricevere l’informativa privacy da compilare e la prenotazione dell’appuntamento telefonico o tramite piattaforma Skype.

Insieme ce la faremo!

 

Sostegno Virale

Sostegno Virale

AGGIORNAMENTO 2.5.20 : E’ stato attivato un Numero verde di supporto psicologico 800.833.833 dal Ministero della Salute.
Il progetto “Sostegno Virale” promosso dalla Sitcc e dal Cantiere Costruttivista è all’interno della fase 2 citata nella pagina (qui il link diretto).

Minds Up partecipa a Sostegno Virale“, progetto che ha come obiettivo quello di fornire un servizio di sostegno psicologico gratuito a distanza su tutto il territorio italiano, sia al personale sanitario, sottoposto a forte stress e sovraccarico emotivo, sia ai cittadini che possono vivere negativamente la quarantena o il timore di un possibile contagio.

Il progetto è nato dalla collaborazione di psicologi e psicoterapeuti della Associazione Terapia Cognitiva Cagliari e della Nous di Milano,  presente nel sito del Ministero della Salute, patrocinato dal Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (CNOP) e dalla Società Italiana di Terapia Cognitivo Comportamentale (SITCC) a seguito del diffondersi dell’epidemia di coronavirus.

Per maggiori informazioni: amicopsicologo.it

Citando il sito del progetto riporto obiettivi e modalità di adesione

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FINALITÀ E OBIETTIVI

Lo scopo dell’attività professionale, gratuita, è di dare un supporto psicologico, accogliendo la sofferenza della persona che ne faccia richiesta al fine di sostenerla nella gestione delle emozioni fortemente elicitate dal diffondersi dell’epidemia da COVID-19 e dalle conseguenze che ne derivano. Ci si pone l’obiettivo di:

  • Fornire un primo supporto psicologico ai cittadini in stato di isolamento da quarantena;
  • Fornire un primo supporto psicologico al personale sanitario impegnato in prima linea nel contrasto dell’epidemia;
  • Fornire un supporto psicologico ai cittadini lavoratori che svolgono attività a contatto con il pubblico (settore alimentare, farmacie, trasporti, servizi postali etc.).

CHE TIPO DI SERVIZIO È OFFERTO

Colloqui di sostegno psicologico svolti a distanza attraverso le comuni piattaforme di comunicazione audio e video (telefono, Skype, Whatsapp o altra piattaforma concordata avente le stesse funzioni).
I colloqui, svolti a TITOLO GRATUITO saranno in numero di 3, che possono essere ampliati a 5 a discrezione del singolo professionista. I colloqui avranno una durata orientativa di un’ora.

COME ADERIRE ALL’INIZIATIVA

L’accesso per tutti avviene attraverso il sito web. Sarà possibile visualizzare, suddiviso per regione o per area geografica, l’elenco dei professionisti disponibili e le loro disponibilità settimanali. L’utente sceglierà e contatterà il terapeuta tramite il format presente sul sito indicando nome, cognome, e-mail e telefono. Nel testo del messaggio è preferibile indicare una breve presentazione di sé e le disponibilità per concordare data e ora del colloquio che verrà effettuato nell’arco della settimana a partire dal giorno successivo alla richiesta e in base alle disponibilità del terapeuta. Per usufruire del servizio l’Utente dovrà poi compilare e sottoscrivere il consenso informato che il Professionista avrà cura di inviare tramite e-mail e di sottoscrivere a propria volta.

Al personale sanitario sarà dedicato un elenco specifico di professionisti, sempre organizzati per area geografica.

Quali sono gli effetti psicologici della quarantena?

Quali sono gli effetti psicologici della quarantena?

Questi giorni di isolamento sociale sono sempre più difficili. Si allunga la prova a cui dobbiamo tutti far fronte, anche i più resistenti, che avevano preso al meglio questa “forzatura” iniziano a provare disagio per queste giornate che passano tutte uguali. Quali possono essere gli effetti psicologici di questa quarantena?

Vediamoli qui sintetizzati:

? Un cambio di stile di vita, e conseguente perdita dei propri ritmi e punti di riferimento, quindi i giorni scorrono e sembrano sempre uguali, influenzando la nostra memoria episodica.
? La paura, emozione che ci mette a contatto con una parte di noi che cerchiamo di evitare quando più possibile: la nostra vulnerabilità.
? La rabbia, altra emozione fondamentale, quando percepiamo una minaccia per noi o per i nostri cari.. e può andare dalla minaccia di un possibile rischio di contagio o la minaccia della limitazione dei propri spazi vitali, spostamenti, libertà di agire. Aumentano il senso di frustrazione e di aggressività.
? Bombardamento di informazioni, anche poco chiare, vaghe, contraddittorie da parte degli eventuali media, o dai nostri contatti social. Ci si sente come in balia del troppo vento.
? Stress, ovvero la risposta del nostro organismo, con conseguente innalzamento dei livelli di cortisolo e una maggior propensione a vivere stati d’ansia e di insonnia.

? L’isolamento sociale è difficile, soprattutto perché sentito come costrizione e obbligo. Iniziare a elaborarlo come un gesto di cura e protezione verso sé stessi e gli altri può essere il primo passo per iniziare a gestirlo con minor pressione.
? Continuare a mantenere o ricreare quanto più è possibile una routine regolare: in cui devono trovare posto le necessarie ore per il sonno, l’alimentazione, l’attività fisica (yoga o esercizi fisici da fare in casa), oltre che continuare a sentire familiari e amici, usando tutti gli strumenti che la tecnologia oggi ci permette.

Questo articolo non vuole essere esaustivo, per una lettura approfondita rimando all’articolo pubblicato su The Lancet

A ogni risata i suoi neuroni

A ogni risata i suoi neuroni

Anche quest’anno io e Anna Maria Anatella (Joyfull mentor) aderiamo alla campagna internazionale della Settimana del Cervello!

Il nostro evento quest’anno sarà sì sempre rivolto al benessere ma quest’anno ci focalizzeremo sugli aspetti positivi della risata e sui processi neurologici coinvolti. Lo sai che il nostro cervello non distingue tra una risata vera e una risata comandata? Avrai modo di provare in prima persona, durante l’evento ci sarà anche una parte pratica di Yoga della risata, che utilizza la risata come un esercizio fisico, ci alleneremo a ridere!

Vuoi prenotare il tuo posto? Clicca qui, verrai reindirizzato nella schermata di prenotazione!

Ti aspettiamo il 18 marzo per ridere insieme!!

 

Psicologia Positiva

Psicologia Positiva

Oggi introduco un argomento che mi è stato ispirato da Anna Maria Anatella, mia compagna in alcuni degli eventi organizzati in passato e lo sarà ancora in un evento che stiamo preparando sempre in occasione della Settimana del cervello.

L’argomento in questione è la Psicologia positiva.
Quando si parla di psicologia positiva ci si riferisce a una determinata branca della psicologia, in cui l’attenzione è posta al benessere personale, ovvero lo stato che coinvolge tutti gli aspetti dell’essere umano, e caratterizza la qualità della vita di ogni singola persona all’interno di una comunità di persone.

Le ricerche su questo campo iniziano ufficialmente intorno agli anni 90, anche se gli interrogativi sul ben-essere degli individui sono sempre stati presenti in diverse discipline come per esempio le scienze umanistiche e la filosofia. Se la psicologia si è occupata prevalentemente di comprendere tutti questi aspetti legati alla patologia degli individui, con Seligman (1994) nasce una nuova direzione: comprendere la positività e il benessere della persona in quanto tale, non più solo la sua negatività e malattia.
Questo nuovo approccio viene ispirato dalle ricerche sull’”impotenza appresa”, ovvero “quell’abitudine di interpretare sempre in maniera negativa ciò che succede, al punto che pensiamo di non essere abbastanza capaci di affrontare la maggior parte delle cose che accadono nella nostra vita e non tentiamo pertanto nemmeno di affrontarle”.  Se questa abitudine segue una linea di stampo pessimistico, è possibile ribaltarla sul versante positivo? Ovvero andare a costruire una nuova abitudine e modalità di ragionamento che seguano la via della positività?

Seligman parla di salute positiva e benessere, focalizzandosi non tanto all’assenza di malattia, (così come definito anche dal OMS, benessere come “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia“) ma ad una condizione che sia caratterizzata dal saper provare emozioni positive, dall’essere in grado di relazionarsi in modo positivo con gli altri e dall’avere la volontà e motivazione finalizzati al raggiungimento di obiettivi positivi (Seligman, 2008). Grazie a questo nuovo orientamento viene evidenziato maggiormente il ruolo delle risorse positive e delle potenzialità dell’individuo e non più solo alle sue mancanze o “difetti”.
Tra i concetti più studiati all’interno della psicologia positiva troviamo:

  • L’accoglienza di sé stessi, con una maggior comprensione delle proprie caratteristiche, siano esse positive o negative, con un incremento dell’auto-accettazione e dalla costruzione di nuovi significati riguardo gli aspetti più significativi della propria vita
  • Crescita Personale intesa come motivazione alla scoperta delle modalità espressive di sé, con l’attenzione a rimanere ben predisposti alle esperienze e avvenimenti, in quanto ci possono essere sempre aspetti nuovi da integrare e da cui imparare;
  • Significato personale sulla propria vita, ovvero comprendere il senso che acquistano le scelte di ogni giorno e le emozioni che le guidano;
  • Migliori relazioni con gli altri, ovvero instaurare e sviluppare legami che siano improntati alla scoperta dell’altro, ad un aumento della sintonizzazione e di atteggiamenti empatici, cooperativi e scongiurando la sfiducia reciproca.
  • Autonomia intesa come percorso di auto-determinazione fondato sulla conoscenza e l’abilità di gestire le pressioni e i condizionamenti sociali, e di raggiungere i propri obiettivi prefissati (o di cambiarli se non sono più espressione di sé);
  • Responsabilità personale, basata sulla consapevolezza delle proprie capacità di cambiare l’ambiente circostante per creare le condizioni utili alla soddisfazione dei propri obiettivi;

Fondamentalmente si parla di creare una nuova educazione mentale, allenandosi a cambiare i target della attenzione selettiva, dove, se prima si andava a vedere tutti quei dettagli che ci confermavano la visione negativa, ora si saprà trovare anche ciò che di buono può essere ricavato e che può essere utile per migliorare la propria esistenza.

Un vero e proprio allenamento alla felicità! Ma la felicità può essere solo quella legata al piacere? Ebbene no! In realtà la psicologia positiva segue una prospettiva detta Eudaimonica, in cui ci focalizza sull’analisi di quei fattori che aiutano lo sviluppo e la realizzazione delle potenzialità individuali. La felicità di tipo eudamonico è maggiormente legata a un processo di interazione, integrazione e reciproca influenza tra benessere individuale e collettivo, tale per cui la felicità individuale si realizza all’interno della società.

Come si fa questo “allenamento”? Con degli esercizi, proprio come nello sport!
Con me è possibile iniziare un percorso in cui potremo creare una “scheda personale” focalizzandoci sugli aspetti che interessano di più!
Nel mentre ti lascio una piccola tips:

Prendi la tua agenda (o un foglio da tenere in vista, o ancora usa il calendario del cellulare) e in una pagina segna tutti i giorni del mese. Ogni giorno segna una cosa per cui essere riconoscente. Scrivimi per sapere come è andata! =)

Gratitude log

 

 

#Recensione – Diventa chi sei

#Recensione – Diventa chi sei

Quando ci si sente in un periodo di stallo, o quando ci si ritrova in una situazione familiare di insoddisfazione, spesso le prime domande che arrivano sono:

“Perché mi trovo in questa situazione?”

“Perché non riesco ad uscirne?”

Capita di non sentirsi mai abbastanza bravi, mai abbastanza adatti, di avere l’impressione di fare tutto in modo sbagliato, o di non fare abbastanza… a volte capita di sentirsi in un continuo bluff. Come capita nella Sindrome dell’impostore (per maggiori dettagli clicca qui).
Questi pensieri e sensazioni non sono piacevoli, fanno percepire il terreno sotto i piedi come traballante e incerto, con la conseguente sensazione di un mondo esterno imprevedibile.
Una nuova spinta è possibile trovarla osservando sé stessi attraverso delle nuove domande: “E se ciò su cui ho basato la mia vita non fosse propriamente la modalità giusta per me?”

Nel libro di Emilie Wapnick – Diventa chi sei- si mette in discussione il fatto che esista un solo percorso per ognuno di noi, si cerca di rompere gli schemi e mettendo al contempo in luce quegli individui appassionati e curiosi, che non si sentono definiti all’interno di un’unica etichetta, che si sentono inconcludenti: quelli che lui chiama I Multipotenziali.
Nella declinazioni di questo insieme di individui si ritrovano le persone che se la cavano in più campi, chi ha ampia conoscenza di tante discipline e argomenti diversi, chi non è super specializzato e ha interessi svariati. Per esempio esistono persone che seguono più progetti contemporaneamente o persone che si appassionano a un progetto, lo esplorano al massimo per poi passare a un’altro progetto, magari anche totalmente diverso!

Qui a lato un esempio di come può muoversi un Multipotenziale. Il percorso non è dritto, non è il tipico percorso delle persone che già a 8 anni dicono “voglio fare l’avvocato” e dopo tot anni  hanno effettivamente realizzato il proprio desiderio. Questo percorso è di una persona che coltiva e segue le sue passioni, si mette alla prova, sfida sé stesso, supera le sue paure! Tutte cose che a prima vista magari non saltano all’occhio, ma che sono ugualmente apprezzabili come chi va dritto al proprio obiettivo. Infatti spesso quello che fa star male è il confronto con gli altri, il famoso “l’erba del vicino è sempre più verde”.

Questo sentirsi sbagliati, sentirsi mediocri perché non si è specializzati in niente, ledere la propria autostima è il vero problema. La verità è che se ci guardiamo intorno l’essere specializzati è utile in alcuni contesti.. ma in altri è molto più importante essere generici! Ad esempio, se parliamo di salute, il medico di famiglia è un medico generico, è perfetto per curare patologie diverse, ma in caso di un problema cardiaco non sarebbe la scelta più idonea, no? Ci si rivolgerà a uno specialista! Questo aspetto è importante da sottolineare, perché probabilmente è il fulcro del sentirsi insoddisfatti e mai abbastanza.

 «Ora non è il momento di pensare a quello che non hai.
Pensa a quello che puoi fare con quello che hai
»
Hemingway

All’interno di “Diventa chi sei” si trova una vera e propria ode agli individui multipotenziali, e si arriva a parlare dei loro pregi come di “superpoteri“. Ad esempio la capacità di sintesi o l’apprendimento veloce sono solo alcuni esempi, ma probabilmente l’aspetto più attraente è che seguendo il percorso di domande offerto nel libro, sarà possibile trovare o riconoscere il proprio modello di lavoro, ovvero la visione d’insieme più adatta per il proprio stile di vita per stare in una zona di confort.

Alcune persone si ritroveranno maggiormente nel modello in cui è predominante un’unica carriera poliedrica e interdisciplinare, come la bioetica, il design, l’educazione, il marketing, l’esperienza utente o ux, tutte professioni caratterizzate da più discipline, elementi e prospettive. Altri potrebbero ritrovarsi nel modello chiamato l’Alternanza, dove vengono svolti due o più lavori part time svolti appunto in maniera alternata, per chi ama avere sempre un piano b di riserva.  O ancora c’è il modello chiamato “L’approccio Einstein” dove c’è un solo lavoro per mantenersi e più attività svolte nel tempo libero, magari adatto a chi fugge dalla noia. Il modello chiamato “La fenice” è invece per chi lavora in un unico ambito per più tempo, cambiando poi in un altro ambito diverso, per chi fugge da una sola definizione e ama reinventarsi.

Questo libro potrà essere una boccata d’aria per le persone che ultimamente vivono in apnea, si potrebbero trovare degli spunti di riflessione interessanti!
Consigliato!

 

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Settimane del benessere Psicologico 2.0

Settimane del benessere Psicologico 2.0

Eccoci ad aderire alla campagna “Settimane del Benessere Psicologico” in Sardegna con un workshop: “La via del benessere attraverso lo yoga”!

Il nostro servizio si avvalerà ancora della collaborazione della dott.ssa Anna Maria Anatella di Seminare l’amore per quanto riguarda la parte specifica sullo yoga. Un evento simile è stato presentato durante la campagna di marzo della “Settimana del Cervello” ma abbiamo apportato alcune modifiche per abbracciare più elementi della quotidianità integrandole con le già trattate scoperte neuroscientifiche.

Il workshop ha l’obiettivo di porsi da ponte tra due mondi che solo in apparenza sembrano distanti: psicologia e yoga.

La Parola Yoga significa “UNIONE”, ed è grazie al desiderio dell’unità di “Corpo, Mente e Spirito” che abbiamo sviluppato questo evento.

Lo Yoga e la meditazione possono essere un supporto aggiuntivo per promuovere e mantenere il benessere, offrendo un’ esperienza della connessione mente-corpo. Lo Yoga stimola l’equilibrio, fisicamente ed emotivamente, usando posture, o asana, combinate con tecniche di respirazione (o pranayama). Viene supportato non solo il lavoro psichico ed emotivo del corpo, ma, attraverso la respirazione, si apre la porta all’auto-consapevolezza per creare l’unione e l’integrazione della mente, del corpo e dello spirito.

Tra i principali benefici psicologici dello yoga ritroviamo per esempio che:

  1. Induce serenità e pace grazie a una respirazione consapevole
  2. Riduce lo stress, riducendo i livelli di cortisolo
  3. Migliora l’autostima
  4. Migliora la qualità del sonno, stimolando la melatonina
  5. Migliora l’umore, aumentando i livelli di serotonina

Durante l’incontro verranno approfonditi questi aspetti e la Dott.ssa Valeria Bernardino, del servizio di psicologia Minds Up, insieme alla Dott.ssa Anna Maria Anatella di Seminare L’Amore – Yoga e Consapevolezza Cagliari proporranno la pratica del Kundalini Yoga che permetterà di esplorare il respiro e prendere confidenza con il movimento del diaframma.

Le pratiche verranno effettuate seduti comodamente sulle sedie.
L’evento è gratuito e a numero chiuso.

E’ richiesta l’iscrizione attraverso il seguente link: CLICCA QUI o QUI