La riabilitazione
La riabilitazione in ambito psicologico ha lo scopo di favorire la reintegrazione e il recupero di abilità e competenze che hanno subito una modificazione, un deterioramento o una perdita di una funzione specifica o di processi personali.
Riabilitare prende qui il significato di “ricostruire” la fiducia di un individuo nelle proprie capacità, nella propria forza persona e autonomia, stimolare l’auto-determinazione. Può comprendere il recupero delle abilità di adattamento nelle diverse situazioni quotidiane, per esempio modulare la rabbia o la paura, il senso di responsabilità personale, la partecipazione ad eventi sociali, il senso di appartenenza alla propria comunità.
Gli obiettivi dell’azione abilitativa-riabilitativa possono essere quelli di valorizzare le risorse personali organizzando in modo positivo il proprio progetto di vita, promuovere percorsi di formazione, di educazione e riabilitazione volti alla promozione della salute, favorire la partecipazione, la consapevolezza, la resilienza del singolo e del gruppo di riferimento per la piena realizzazione psico-fisica e relazionale della persona.
L’OMS durante l’evento “Rehabilitation 2030: A Call for Action”, tenutosi il 6-7 febbraio 2017 presso la sede di Ginevra, ha prospettato una visione più ampia della riabilitazione tesa a superare l’impostazione tradizionale che la considera necessaria solamente per le persone con disabilità, promuovendola come strumento strategico dei “sistemi di salute”.
La riabilitazione viene così introdotta in ogni condizione che compromette o limita la salute, anche temporaneamente, e quindi il funzionamento complessivo della persona.
Per lo Psicologo, l’azione abilitativa-riabilitativa comprende infatti tutte le attività volte a promuovere benessere, sviluppo e mantenimento del benessere psicologico, inteso come uno stato di equilibrio fra la persona e le richieste dell’ambiente in cui vive, rappresenta una condizione dinamica, in continuo mutamento e riadattamento, il cui equilibrio si costruisce ogni volta, in relazione al contesto socioculturale in cui la persona è inserita.
Rientrano in questo ambito l’attuazione di interventi per la riabilitazione e rieducazione funzionale e integrazione sociale anche di soggetti con disabilità pratiche, disturbi cognitivi e dell’apprendimento compresi nella definizione di DSA, di deficit neuropsicologici a seguito di malattie degenerative, disturbi psichiatrici o con dipendenza da sostanze.